Eventi

“PREMIO INTERNAZIONALE PIETRO NOBILE” 2023
A FABIANA SALVADOR

per la ricerca sull’architetto ticinese-triestino Giovanni Degasperi
Presente Andrea Pellegrinelli, Sindaco di Capriasca (Ticino)

Trieste, 11 novembre 2023

   La storica dell’arte ed archivista Fabiana Salvador è stata insignita del “Premio internazionale Pietro Nobile” 2023, promosso dal Circolo Svizzero di Trieste per ricerche su cittadini svizzeri residenti in città tra il ‘700 e il ‘900, distintisi in ambito scientifico, economico, sociale, artistico, imprenditoriale e filantropico.
   ll Premio, giunto alla sua quarta edizione biennale, è intitolato al ticinese Pietro Nobile, figlio di un capomastro svizzero emigrato, che tra il ‘700 e l‘800 fu archeologo, architetto, restauratore a Trieste e nell’Impero asburgico, nonché per trent’anni direttore della I.R. Accademia di Belle Arti di Vienna.
   La cerimonia si è svolta l’11 novembre a Trieste, nella prestigiosa cornice della Sala Piemontese di Palazzo Economo, sede della Soprintendenza delle Belle Arti del Friuli Venezia Giulia. Sono intervenuti come relatori, oltre alla premiata, il presidente del Circolo Svizzero, Giuseppe Reina, la storica dell’arte Rossella Fabiani, e Andrea Pellegrinelli, Sindaco di Capriasca, il Comune ticinese d’origine dell’architetto Nobile.


Nella prima delle due foto centrali, da Sx a Dx, l’arpista Agnese Puzzi; la storica dell’arte Rossella Fabiani; il presidente del Circolo Svizzero di Trieste Giuseppe Reina; la premiata, la storica dell’arte Fabiana Salvador; il Sindaco di Capriasca Andrea Pellegrinelli. Nella seconda foto i partecipanti alla cerimonia.

   Il Premio è stato assegnato a Fabiana Salvador per una ricerca su un meno conosciuto, ma comunque importante, architetto locale: Giovanni Degasperi. Proveniente anch’egli dal Ticino, si stabilì a Trieste agli inizi dell’800 iniziando a lavorare come muratore. Autodidatta, divenne poi un esperto architetto e imprenditore, giungendo a firmare tanti progetti per edifici dei borghi teresiano, giuseppino e franceschino della "nuova Trieste" di allora. Morì nel 1859 per un incidente, cadendo da una finestra del nuovo teatro Armonia, di cui stava dirigendo la costruzione.
    La cerimonia si è aperta, su invito del presidente del Circolo Svizzero, con un minuto di silenzio in ricordo delle tante vittime delle guerre in corso.
   Il presidente Giuseppe Reina ha poi illustrato gli antichi legami della Comunità svizzera con la città, essendovi presente ed attiva da più di due secoli, mentre il Sindaco di Capriasca, Andrea Pellegrinelli, ha ricordato la forte emigrazione che segnò il Ticino tra il 1700 e l’800, allora terra molto povera. E che merito della recente riscoperta in Ticino di Pietro Nobile va proprio al Premio, nato a Trieste nel 2014. La storica dell’arte Rossella Fabiani, per molti anni custode e curatrice del Fondo Pietro Nobile, ha ricordato i contributi degli architetti ticinesi in tutto il mondo, da San Pietroburgo a Buenos Aires, fino alla Trieste del ‘700-’800.
   La premiata, Fabiana Salvador, ha infine tratteggiato, anche con l’ausilio di alcune diapositive, l’importante operato dell’architetto Giovanni Degasperi, che seppe spaziare nelle sue progettazioni dall’assoluta semplicità e rigorismo, ad avanzate abilità tecniche e capacità inventive. Era presente in sala Mara Degasperi, discendente dell’architetto di cui è stata così ricordata l’opera.
   La cerimonia si è conclusa con un piccolo e variato concerto per arpa, spaziante dal classico alle musiche da film, a cura della giovane Agnese Puzzi, appena diciassettenne ma che si è meritata caldi applausi.
   Il Premio Internazionale “Pietro Nobile” 2023 è stato promosso dal Circolo Svizzero di Trieste, con il patrocinio dei Comuni di Trieste e Capriasca, con il sostegno di: Comune di Capriasca, Fondazione benefica Kathleen Foreman Casali, Consolato generale di Svizzera a Milano, Comune di Ponte Capriasca, Società Ocean – Marine, Società Elvetica di Beneficenza di Trieste e Circolo Svizzero di Trieste.

Maurizio Bekar        

IL CIRCOLO SVIZZERO DI TRIESTE
PER LA FESTA NAZIONALE
(con il socio Marco Augelli, vincitore della regata Genova-Venezia)

Trieste, agosto 2023

   Anche quest’anno si è tenuta la tradizionale cena del Circolo Svizzero di Trieste, per celebrare la Festa nazionale dell’1 agosto. Folta la partecipazione: ben 35 presenti, della cinquantina di famiglie svizzere di Trieste, presso l’Antica Trattoria Suban, con i suoi piatti tipici di cucina locale e mitteleuropea.
   Riuniti attorno al presidente del Circolo, Giuseppe Reina, e alla presidente della Società Elvetica di Beneficenza, Irina Ferluga, si è onorata la ricorrenza in un piacevole clima conviviale. Con alcune sorprese.

   Tra quelle negative: oltre al periodo di maltempo, che ha costretto il Circolo a sedersi al coperto in tavoli separati, il furto dell’automobile in cui erano state caricate le bandiere e insegne elvetiche con cui addobbare il locale, usanza a cui si è dovuto rinunciare. (Fortunatamente poi la macchina e il suo contenuto sono stati recuperati, e le insegne nazionali e cantonali potranno venir riutilizzate le prossime volte).
    Tra le sorprese positive, il benvenuto al nuovo socio Marco Augelli, velista del team vincitore della regata a tappe di luglio Genova-Venezia: il “Marina Militare Nastro Rosa Tour”, Giro d’Italia a vela giunto alla terza edizione. Si tratta della più lunga regata del Mediterraneo, su 1492 miglia di navigazione: un evento sportivo che attrae atleti da tutto il mondo.
   Altra sorpresa positiva, lo scoprire dalle comunicazioni del presidente che il Circolo ha raccolto altri nuovi soci, tra cui 12 giovani, alcuni dei quali intervenuti per l’occasione. Tra i presenti il socio più anziano, cioè il presidente Reina - di 87 anni - e la più piccola, Penelope, sua nipotina, di soli 5 anni.
   Nel suo intervento d’apertura Il presidente ha ricordato i valori della Festa nazionale, e gli antichi legami con Trieste della locale comunità svizzera, che fin dal XVIII secolo ha contribuito attivamente allo sviluppo e al benessere della città.
   E’ seguita la presentazione dei principali eventi in programma per il 2023. Innanzitutto il 180° anniversario della fondazione della Società Elvetica di Beneficenza di Trieste; che, per festeggiare la ricorrenza, con la sua presidente Irina Ferluga, finanzierà il restauro della lapide di gratitudine degli istriani al benefattore ticinese del '800 Antonio Caccia. La lapide, danneggiata dal trascorrere del tempo, è collocata sulla facciata esterna della Chiesa di San Giovanni a Punta Salvore, in Istria. L’evento verrà festeggiato in settembre con una gita a Punta Salvore e con un pranzo organizzato da Ivana Bocci.
   In novembre si svolgerà poi la Quarta edizione del “Premio internazionale Pietro Nobile”, l’architetto ticinese che tra il ‘700 e l’800 curò la realizzazione di varie opere nell’Impero asburgico. Per l’iniziativa il Circolo ha già ricevuto il sostegno e le lodi dal Municipio di Capriasca, comune di nascita di Nobile
   Con i sentiti ringraziamenti ai soci Francesca Gropaiz, che si è attivata per la realizzazione della cena, assieme ad Ivana Bocci Janesich, Irina Ferluga e a Carlo Rodìa, si è passati infine alla cena sociale, con il brindisi finale e la tradizionale torta decorata con una bandiera elvetica. E l’appuntamento alle prossime iniziative.

Maurizio Bekar        

Assemblea 2023 del Circolo Svizzero di Trieste
e della Società Elvetica di Beneficenza

Trieste, 26 maggio 2023

    Il 26 maggio 2023, presso l’abitazione del presidente Giuseppe Reina, si è svolta l’Assemblea generale del Circolo Svizzero di Trieste e della Società Elvetica di Beneficenza. All’ordine del giorno le relazioni sulle attività svolte e i bilanci. Ventisei i soci presenti (tre in delega) della cinquantina di famiglie della Comunità.
In apertura il presidente ha invitato a un minuto di raccoglimento in ricordo delle socie scomparse Martha Brunnschweiler, Verena Halter Rikal e Flavia Genel, oltre che per le vittime dell’alluvione in Emilia Romagna, del terremoto in Turchia e Siria, nonché della “persistente folle guerra in Ucraina”.
Ricca la relazione sulle attività svolte, a partire dalla ripresa nell’aprile 2022 degli incontri mensili al Caffè Tommaseo, dopo la lunga interruzione dovuta alla pandemia.
    L’Assemblea si è svolta dopo il Congresso del Collegamento Svizzero in Italia, tenutosi a Trento il 13 e 14 maggio, a cui ha partecipato il socio Nicolò Solimano, anche quale consigliere dell’OSE e del Comitato del Collegamento. A questi incarichi Solimano ha recentemente aggiunto quello di membro del Presbiterio della Chiesa evangelica di Confessione elvetica, terza importante Istituzione svizzera a Trieste.
    Nel 2022 anche il presidente del Circolo, Giuseppe Reina, assieme sua moglie Anna Maria Graf, ha partecipato a Firenze all’83° Congresso del Collegamento Svizzero, occasione in cui ha perorato al presidente dell’Ose, Filippo Lombardi, il ritorno del Consolato onorario a Trieste. E in maggio si è tenuta l’Assemblea del Circolo, con il rinnovo delle cariche.
    L’1 agosto si è poi celebrata la Festa nazionale con una cena all’Antica Trattoria Suban: un incontro partecipato, con 27 presenti, tra i quali anche alcuni concittadini residenti a Trieste e dintorni. La serata si è svolta tra gli addobbi di bandiere svizzere e di alcuni Cantoni, in un’atmosfera molto piacevole. Inoltre, tra le novità del 2022, alcune nuove iscrizioni al Circolo, con un gruppetto di sette giovani, figli di soci.
    Il 3 ottobre all’Hotel Hilton si è poi tenuto un cocktail offerto dalla Console generale di Svizzera a Milano, Sabrina Dallafior, giunta a Trieste in occasione del rilievo dei dati biometrici per i documenti d’identità: un servizio molto apprezzato dai concittadini provenienti da tutta la regione; una cinquantina i presenti. Durante l’incontro, e con le autorità cittadine, la Console ha dimostrato molta simpatia e cordialità, ed apprezzamento per le attività del Circolo. Nell’occasione le è stata donata una copia del libro “La Comunità svizzera a Trieste dal ‘700 al ‘900”, realizzato dal Circolo nel 2012.
    Infine, il 10 dicembre, all’Hosteria Tre Noci di Sistiana, organizzato da Regula e Kurt Schibli e con dolci tipici portati dalle socie, si è tenuto il pranzo sociale con lo scambio di auguri di fine anno: 27 i partecipanti. L’incontro è stato allietato da un piccolo concerto all’arpa celtica della Maestra e concertista Elisa Manzutto. Il coro natalizio finale è stato ripreso e montato, a cura di Maurizio Bekar, in un breve video poi diffuso su internet, e rilanciato con molti riscontri anche dalla pagina Facebook del Consolato di Milano.
    Passando poi ai bilanci, la revisore dei conti Paola Relli, in assenza del tesoriere Luca Bellinello, ha presentato i rendiconti 2022 (limitati ma in attivo) del Circolo, approvati. E la presidente Irina Ferluga ha presentato il rendiconto 2022 della Società Elvetica di Beneficenza, anch’esso approvato all’unanimità.
    Il presidente Reina ha poi ricordato che nel 2020 cadeva il 100° della fondazione del Circolo Svizzero di Trieste, alla cui celebrazione si era dovuto rinunciare causa la pandemia. A breve cadrà però un’altra importante ricorrenza: il 170° anniversario della Società Elvetica di Beneficenza. E, d’intesa con la presidente Irina Ferluga, si vorrebbe restaurare la lapide del benefattore luganese-triestino Antonio Caccia (1829 – 1893), collocata sulla parete esterna della Chiesa San Giovanni a Punta Salvore, nella vasta sua proprietà donata all'Istria, oggi Croazia. La scritta è sbiadita e verrebbe restaurata; l’evento si concluderà con un pranzo sociale a Salvore.
   Prosegue inoltre la ricerca storica sull’architetto Giovanni Degasperi: si è tenuto un incontro con le dottoresse Rossella Fabiani e Fabiana Salvador, e ne dovrebbe uscire una pubblicazione da presentare in autunno.
Nicolò Solimano, rientrato dal Congresso del Collegamento Svizzero, che verteva sulle Alpi e la loro conservazione, ha sottolineato che è stato molto bene organizzato. Inoltre ha informato dell’avvenuta attivazione del voto elettronico, molto facile e rapido, nei Cantoni di Basilea città, San Gallo e Turgovia: una possibilità che dovrebbe venir attivata anche altrove, facilitando così il voto dall’estero. Inoltre la presidente del Collegamento Svizzero in Italia, Regula Hilfiker, essendo stata nominata Console onorario a Torino, ha dovuto rinunciare all’incarico per incompatibilità, e verrà a breve sostituita.
Infine il presidente Reina ha comunicato di aver ricevuto dal curatore, avv. Stefano Sabini, l’invito per il Circolo alle Celebrazioni per i 240 anni della Comunità Evangelica di Confessione Elvetica di Trieste e per il Restauro della Basilica di San Silvestro, in programma rispettivamente il 3 e 4 giugno.
Conclusa l’Assemblea, ci si è spostati in terrazza, con un’ampia vista sul mare e la città, per un rinfresco finale e dandosi l’appuntamento per il pranzo della Festa nazionale dell’1° agosto.

Maurizio Bekar        

Cocktail con la Console Generale di Svizzera

Trieste, 3 ottobre 2022


Lunedì 3 ottobre 2022 si è tenuto, presso l’Hotel DoubleTree by Hilton Trieste, un cocktail-incontro tra la comunità svizzera del Friuli Venezia Giulia e la Console generale di Svizzera a Milano, Sabrina Dallafior, e la Console Monika Horisberger.
L’iniziativa era stata promossa dal Consolato di Milano, in occasione della presenza a Trieste della stazione biometrica mobile, usata per registrare in loco i dati biometrici personali, necessari per il rilascio dei documenti d’identità svizzeri.
Una cinquantina gli intervenuti da tutto il Friuli Venezia Giulia, in una sede prestigiosa ma in un contesto volutamente informale, come ha voluto precisare in apertura la Console generale Sabrina Dallafior: “Perché, invece di fare discorsi ufficiali, vediamo di impiegare questo tempo per stare assieme in maniera rilassata, e per conoscerci meglio e più da vicino”.
L’incontro si è cosi aperto con un brindisi augurale con la Console generale Sabrina Dallafior e la Console Monika Horisberger, che sono poi passate tra i vari tavoli ad intrattenersi con tutti gli intervenuti, mentre venivano servitidei piacevoli assaggini.

E’ stato anche ricordato come, con la stazione biometrica mobile, che si reca nelle varie regioni, il Consolato intende avvicinarsi maggiormente alla Comunità svizzera in Italia, con l’obiettivo di fornire servizi di qualità ed evitare ai concittadini le impegnative trasferte a Milano per il rilevo dei propri dati biometrici.
La Console generale Sabrina Dallafior si è intrattenuta anche con il Presidente del Circolo Svizzero di Trieste, Giuseppe Reina, quale “padrone di casa” e anfitrione, che ha illustrato alla Console le attività del Circolo di Trieste e presentato alcune pubblicazioni realizzate sulla storia e i personaggi della Comunità elvetica di Trieste.

La Console generale Dallafior ha manifestato al Presidente Reina il vivo “apprezzamento per la solida organizzazione e l'atmosfera di cordialità” fra i soci del Circolo Svizzero di Trieste, attivi “in una città vivace e intraprendente”.

Maurizio Bekar        

FESTA 1 AGOSTO: 100 ANNI DEL
CIRCOLO SVIZZERO DI TRIESTE

Trieste, agosto 2022

Festa nazionale del 1° agosto anche per il Centenario del Circolo Svizzero di Trieste: ventisette presenti, della cinquantina di famiglie svizzere della comunità, riuniti a cena in un noto locale di cucina locale e mitteleuropea. Un incontro atteso e partecipato, anche perché i 100 anni del Circolo sarebbero caduti nel 2020, ma per la pandemia le riunioni erano state rinviate a tempi migliori.


Così l’1 agosto ci si è riuniti attorno al presidente del Circolo, Giuseppe Reina, con il giardino e i tavoli addobbati da bandiere rossocrociate e dai gonfaloni cantonali dei Grigioni e di Basilea Città, in omaggio a dei graditi ospiti (e comunque nel Circolo è significativa la componente di origine grigionese).
Il Presidente ha ricordato i valori della Festa nazionale, e dei legami nella comunità di Trieste; che ha rischiato la dispersione, sia per la mancanza di una sede ove poter svolgere presenza e attività continuative. sia per la scarsa partecipazione di nuove forze giovani. Reina ha ricordato come la comunità svizzera registri a Trieste una significativa presenza fin dal XVIII secolo, avendo contribuito allo sviluppo della città sia a livello economico e culturale sia grazie all’opera di noti architetti svizzeri in particolarre ticinesi.
Malauguratamente dal 1977, quando venne inaspettatamente chiusa la prestigiosa ed ospitale sede del Consolato, vennero a mancare anche le sedi degli organismi della Comunità: del Circolo Svizzero, della Società Elvetica di Beneficenza (istituita nel 1786) e del Circolo di cultura italo-svizzera (fondato nel 1967). Malgrado ciò la Comunità è riuscita a mantenere vivi i legami e delle attività culturali, anche con l’importante libro con dvd “La Comunità svizzera a Trieste dal ‘700 al ‘900” (Edizioni Italo Svevo, del 2012), abbinato a una mostra presso la Galleria comunale, che riscosse un grande successo.
Vari anche gli avvenimenti citati in un depliant per i presenti; in cui, sotto il titolo “Lo sapevate che…” si ricordavano vari contributi degli Svizzeri alla vita e alla storia di Trieste.
Ma si guarda anche all’oggi e al domani. Ricordando, tra l’altro, come l’attivo consigliere del Circolo Nicolò Solimano, figlio di madre svizzera di Basilea Città e di padre italiano, dal 2013 fa parte del Comitato del Collegamento Svizzero in Italia e dell’Associazione Gazzetta Svizzera, e dal 2021 è anche delegato italiano per il Nordest nel Consiglio degli Svizzeri all’estero, partecipando alle attività.
Auspicando il mantenimento delle tradizioni e il rafforzamento della partecipazione dei giovani, brindisi e fetta di dolce finale… simbolica: una grande crostata di frutta decorata con la bandiera elvetica, incrociata con un’alabarda su sfondo rosso, simbolo storico di Trieste e del suo oramai centenario Circolo Svizzero.


Maurizio Bekar        

ASSEMBLEA ANNUALE E RINNOVO
DEGLI ORGANI

Rinfresco nella terrazza di casa Reina a Trieste

Circolo Svizzero e Società Elvetica di Beneficenza di Trieste

L’Assemblea annuale del Circolo Svizzero di Trieste sì è svolta il 27 maggio, a casa del suo presidente Giuseppe Reina. Presenti una ventina di soci della cinquantina di famiglie della Comunità, la cui origine a Trieste risale alla metà del ‘700. All’ordine del giorno le relazioni sulla vita del Circolo e della Società Elvetica di Beneficenza, l’approvazione dei bilanci e l’elezione degli organismi direttivi.
In apertura il ricordo delle socie scomparse nel 2021, oltre alle vittime della pandemia e della “folle guerra in Ucraina”.
Il presidente Reina ha anche ricordato come dal 1977, con la chiusura del Consolato a Trieste, il Circolo non dispone più di una sede, con conseguenti pesanti limitazioni operative, supplite in parte dalle ospitalità presso abitazioni di soci e da incontri in locali pubblici. Una situazione ulteriormente aggravata negli ultimi due anni dalla pandemia, tanto che le attività del 2021 si sono giocoforza limitate solo a un pranzo all’aperto per la Festa nazionale del 1° agosto, mentre solo nell’aprile 2022 sono ripresi i tradizionali incontri mensili al Caffè Tommaseo. Una buona notizia: è in programmazione la IV edizione del “Premio internazionale Pietro Nobile”, intitolato al noto architetto ticinese, molto legato a Trieste e autore nell’Ottocento di alcuni suoi significativi edifici.
Si è poi passato al bilancio del Circolo (contenuto, ma in attivo), presentato dal tesoriere Luca Bellinello, e al bilancio della Società Elvetica di Beneficenza, presieduta da Irina Ferluga. Relazioni e bilanci poi approvati all’unanimità, così come la riconferma del direttivo uscente per altri due anni.
Il presidente Reina ricorda poi di aver partecipato, grazie al socio Nicolò Solimano, all’83° Congresso del Collegamento Svizzero in Italia, svoltosi in maggio a Firenze. Solimano è membro del Comitato del Collegamento Svizzero e da poco è anche stato eletto nel Consiglio dell’Organizzazione degli Svizzeri all’Estero (OSE). All’Assemblea di Firenze si è potuto parlare sia col presidente dell’OSE Filippo Lombardi, che con l’Ambasciatrice di Svizzera in Italia, Monica Schmutz Kirgoez, ai quali è stata anche donata una copia del libro realizzato dal Circolo “La Comunità svizzera a Trieste dal ‘700 al ‘900”.
L’Ambasciatrice ha preannunciato una sua prossima visita a Trieste.
Infine Nicolò Solimano, nella sua veste di membro del Comitato del Collegamento Svizzero e del Consiglio dell’OSE, ha ribadito l’importanza di partecipare alle votazioni perché la Quinta Svizzera, circa 800’000 persone, rappresenta il 10% della popolazione Stato Confederale. Ha infine riferito, in qualità di delegato per il Nord-Est d’Italia, sui due temi in discussione nell’OSE: il voto elettronico e i rapporti degli svizzeri all’estero con le banche svizzere.
Il voto elettronico è tecnicamente complesso per poterne assicurarne l’autenticità e anonimato, ma il problema dovrebbe risolversi entro un anno. Circa il rapporto con le banche svizzere, pare che l’unica disposta ad accordare condizioni favorevoli sia la Banca Cantonale di Ginevra. Il socio Kurt Schibli segnala anche la Banca on line Swissquote.
Solimano ha infine sottolineato il grande problema dell’invecchiamento dei Circoli, sia per carenza di giovani, sia per la loro autonoma aggregazione nell’UGS (Unione Giovani svizzeri) con poca interazione con i Circoli. È stato valutato di organizzare eventi di prevalente interesse per i giovani.
Conclusa l’Assemblea, ci si è spostati in terrazza, con una bella vista sul Golfo di Trieste al tramonto, per un rinfresco finale, dandosi l’appuntamento per il pranzo del 1° agosto.

Maurizio Bekar        

Il Consiglio Direttivo del Circolo Svizzero di Trieste:
Presidente: Giuseppe Reina
Vicepresidente: Kathrin Brunnschweiler
Tesoriere: Luca Bellinello
Consiglieri:
Massimiliano de Lindegg, Francesca Gropaize e Nicolò Solimano
Revisori dei conti: Paola Relli e Roberta Gropaiz
Società Elvetica di Beneficenza
Presidente: Irina Ferluga

Il Circolo Svizzero di Trieste è partner istituzionale della Società di Minerva.

Gino Pavan e Rossella Fabiani nel 2012 a Capriasca nella piazza intitolata a Pietro Nobile

Da gennaio 2021 inizia il rapporto di partnership tra il Circolo svizzero di Trieste e la Società di Minerva.

I due Enti pur nascendo con più di un secolo di distanza l'uno dall'altro (1810 e 1920) hanno in comune un forte legame storico culturale rappresentato dal celebre architetto Pietro Nobile (1776-1854), consigliere aulico dell'Imperial Regio Consiglio delle Fabbriche e Direttore delle Scuole di Architetture dell'Accademia delle Belle Arti di Vienna. Tutt'ora forte anello di congiunzione italo-svizzero.
A 12 anni dal Canton Ticino raggiunge il padre Stefano, "Baumeister" a Trieste. Frequenta l'Istituto Tecnico Nautico, eccellendo nel disegno al punto da meritare due borse di studio di quattro anni ciascuna per approfondire gli studi presso l'Accademia di San Luca a Roma.
Chiamato a Vienna dall'Imperatore Francesco I ha diretto per trent'anni l'Accademia di Architettura, rimanendo sempre strettamente in contatto con la Comunità svizzera di Trieste e la sua famiglia rimasta a Tesserete - oggi Capriasca.
Pertanto a buon ragione l'architetto Gino Pavan considera Pietro Nobile svizzero-italiano e noi consideriamo Gino Pavan suo padre culturale putativo, per averlo fatto conoscere in tutta Europa.
Infatti grazie allo studio e ai lavori di Gino Pavan e della Storica dell'Arte Rossella Fabiani, entrambi presidenti della Società di Minerva e Soci Onorari del Circolo Svizzero di Trieste, Pietro Nobile è assurto in tutta la sua grandezza di architetto neoclassico di assoluto rilievo in Europa.
Tutto ciò motiva ampiamente l'istituzione del "Premio internazionale Pietro Nobile" da parte del Circolo Svizzero di Trieste.

Giuseppe Reina        

Quinta edizione del Festival di poesia svizzera al Caffè Tommaso di Trieste.

Seetaler Poesiesommer a Trieste

Domenica 29 settembre il Circolo Svizzero di Trieste ha ospitato la V edizione del “Festival di Poesia Svizzera a Trieste”.
La manifestazione rappresenta una delle tappe del Seetaler Poesiesommer, rassegna itinerante di poesia e musica ideata e diretta da Ulrich Suter, poeta e mediatore culturale.
Quest’anno la manifestazione è stata particolarmente ricca, offrendo al pubblico, oltre alla parte letteraria presso il Caffè Tommaseo, anche un breve concerto pomeridiano nell’atrio del Palazzo Baronale Revoltella.
Dopo i saluti e il benvenuto del presidente del Circolo Svizzero Giuseppe Reina, Monica Oliari ha introdotto Mevina Puorger, editrice di testi letterari e poetici in lingua romancia e curatrice dei volumi La chastlauna e Scuvierta da l’orma di Selina Chönz.
Famosa come autrice di libri per l’infanzia (Uorsin, noto in tedesco come “Schellenursli”, Flurina e La naivera) tradotti in numerose lingue, Selina Chönz ha scritto anche novelle e racconti per adulti che la casa editrice fondata da Mevina Puorger ha voluto ripubblicare. Puorger ha tracciato un interessante profilo biografico della scrittrice, mentre Letizia Könz, nipote di Selina, ha letto alcuni estratti dalle novelle di entrambi i libri.
Sono seguite le letture delle poesie di Anne Broger, poetessa e docente di latino presso l’Università di Zurigo, Erwin Messmer, poeta e organista residente a Berna, e di Patrick Amstutz, poeta e promotore culturale che non era presente personalmente.
Al pomeriggio Monika Verzár Coral ha presentato Hansruedi Zeder (clavicordio) e Annamarie Bracher (flauto contrabbasso barocco) che si sono esibiti presso il Museo Revoltella nella prima esecuzione di Bild, brano originale composto dalla stessa Annamarie Bracher, musicista di Lucerna.
La composizione è ispirata a un “quadro” molto particolare, presente in un salottino d’angolo dello stesso museo, in realtà una finestrella incorniciata, dotata di un sistema di lenti che consente di vedere, non visti, la piazza sottostante.
In seguito Hansruedi Zeder ha eseguito al clavicordio una composizione originale di Michael Schneider ispirata agli acquerelli che William Turner dipinse durante i suoi ripetuti soggiorni in Svizzera e suonata per la prima volta dallo stesso Zeder il mese scorso al Kunstmuseum di Lucerna, dov’era in corso una mostra del grande pittore inglese.
Fra poesia, musica e il piacere di incontrarsi, alla fine l’auspicio non può essere che quello di ritrovarsi tra un anno per ospitare ancora una volta il Seetaler Poesiesommer.

Sarina Reina        

È scomparso a Trieste l’arch. Gino Pavan
grande studioso dell’arch. Pietro Nobile.

Gino Pavan ha raggiunto il suo caro Pietro Nobile

Lo scorso 28 dicembre è mancato Gino Pavan, architetto triestino, socio onorario del Circolo svizzero di Trieste e cittadino onorario del Comune di Capriasca per i suoi meriti di eccelso studioso di Pietro Nobile, a cui ha dedicato una rilevante quantità di ricerche, articoli, mostre e pubblicazioni tali da far riscoprire ed emergere l’architetto ticinese a personalità di assoluto rilievo come esponente del neoclassicismo in Europa.
Nella sua lunga vita Gino Pavan, grande uomo di cultura dotato di straordinaria energia vitale e passione professionale, ha curato numerosi restauri, in Italia e all’estero, di monumenti, mosaici, affreschi, opere d’arte ed edifici, tra cui alcune ville venete.
Tanto per citarne qualcuno, si ricorda: il restauro del Tempio di Augusto a Pola, in Istria, gravemente danneggiato dai bombardamenti nel secondo conflitto mondiale; quello della Basilica di Santa Sofia a Istanbul con l’Istituto Centrale del Restauro di Roma; quello del Duomo di Gemona e delle mura e del Municipio di Venzone dopo il terremoto del Friuli del 1976. È stato anche ordinatore di Musei nazionali; ha fondato il Museo Pomposiano e ha ampliato quello di Ravenna, dove ha fondato la Scuola Nazionale per il Restauro del Mosaico. Ha riordinato i musei di Trieste e di Cividale, come pure il Museo Storico del Castello di Miramare affidando a Rossella Fabiani l’incarico della direzione.
Sarebbe troppo lungo enumerare tutte le sue tappe professionali, i prestigiosi ruoli regionali e nazionali ricoperti, nonché le onorificenze ricevute. Gino Pavan lascia un’importante eredità culturale instancabilmente portata avanti fino agli ultimi giorni della sua vita, con scrupolosità e rigore scientifico in trent’anni di direzione dell’Archeografo Triestino da Presidente della Società di Minerva, fondata a Trieste nel 1810 – con discorso inaugurale pronunciato da Pietro Nobile. Rimane indimenticabile il suo profondo legame affettivo per l’architetto ticinese che le sorelle Claudia e Silvia Mayer, discendenti per parte materna della famiglia Nobile, chiamavano familiarmente Pietrino.
A legare i due architetti era un’affinità professionale, caratteriale e di percorso formativo: entrambi affascinati della cultura classica greco-romana, entrambi grandi lavoratori, Pavan aveva perfezionato la sua formazione in Grecia ad Atene, culla della civiltà occidentale, Nobile invece a Roma, erede dello splendore dell’arte greca, lungo un percorso di oraziana memoria (Graecia capta ferum victorem cepit et artes intulit agresti latio).
I soci del Circolo svizzero di Trieste ricordano con grande piacere la gita in Ticino organizzata nell’autunno del 2012 su proposta dell’amico Gino: quasi un pellegrinaggio nella terra dell’Ars aedificandi.
Il binomio Gino Pavan e Pietro Nobile è stato la chiave di volta, il filo rosso per il successo degli obiettivi che il Circolo Svizzero di Trieste si era prefissato di raggiungere: recuperare alla memoria la comunità svizzera di Trieste e ripristnare il legame storico-culturale fra Trieste e la Svizzera.
Grazie ai preziosi consigli, offerti sempre con generosità, l’amico Gino è stato per noi un faro di cultura che ha illuminato tutte le nostre attività: mostre, pubblicazioni e lo stesso “Premio internazionale Pietro Nobile” che si avvale anche della collaborazione di Rossella Fabiani.
Già noto nell’ambiente culturale nazionale e internazionale, Gino Pavan ha ricevuto riconoscimenti ufficiali anche dal Governo del Canton Ticino, con lettera personalmente consegnata dal Console generale di Svizzera a Milano Massimo Baggi nel 2012.
Nell’aprile del 2015 è stata conferita la cittadinanza onoraria dal Comune di Capriasca nell’affollata Sala del Consiglio del Comune di Trieste: la ricordo come una cerimonia solenne, emozionante e simpatica, occasione in cui ho definito Gino “padre culturale putativo” di Pietro Nobile.

Giuseppe Reina        

Il coro Engiadinais ad hoc
ospite del Circolo Svizzero di Trieste




Dalla Bassa Engadina è venuto a trovarci il coro misto di 36 voci Engiadinais ad hoc.
La sera di venerdì 13 ottobre 2017 il coro diretto dai Maestri Curdin Lansel e Ladina Simonelli ha offerto un concerto alla cittadinanza nell’antica Basilica di San Silvestro, sede della Comunità Evangelica di Confessione Elvetica.
Ad arricchire l’esibizione sono stati gli intermezzi all’organo del Maestro Giuseppe Zudini.
I brani tradizionali, tutti cantati in lingua ladina romancia, esprimono i forti sentimenti di nostalgia perla patria lontana o di tristezza per l’imminente distacco in vista della partenza per luoghi lontani, narrando storie dal destino incerto, tipico della vita dell’emigrante di ieri e di oggi.
La serata è continuata con una cena organizzata dal nostro Circolo. Non sono mancate le bandiere e i fiori con i nostri colori.
Si è creata subito un’atmosfera allegra: il bell’ambiente, l’ottima cena e le vivaci conversazioni in varie lingue – spesso ricordando piacevoli vacanze passate in Engadina – hanno fatto trascorrere a tutti delle belle ore in compagnia.
Qualcuno ha cominciato a intonare una canzone grigionese e con l’aumentare dell’euforia si è passati alle allegre canzoni triestine e italiane.
Ci siamo salutati sperando di rivederci a Trieste o nella splendida Engadina.

A.M. Reina-Graf,
Circolo Svizzero di Trieste

Terza edizione del Festival di poesia
svizzera al Caffè Tommaso di Trieste

Domenica 1° ottobre il Caffè Tommaseo di Trieste ha ospitato la terza edizione del Festival di poesia svizzera.
Promossa dal Circolo svizzero di Trieste, la manifestazione ha costituito l’ultima tappa del Seetaler Poesiesommer, festival letterario itinerante ideato e diretto da Ulrich Suter.
Oltre ai numerosi incontri in Svizzera, quest’anno il Seetaler Poesiesommer si è svolto anche in Germania, Danimarca, Svezia, Norvegia, Irlanda, Regno Unito e Italia.
Grazie al talento organizzativo di Ulrich Suter, il festival propone un calendario quanto mai articolato e stimolante: ogni incontro prevede la partecipazione di poeti che leggono i propri testi nelle lingue in cui sono stati scritti (perlopiù le quattro lingue ufficiali della Svizzera) e a volte anche in versioni tradotte.
A Trieste quest’anno Suter ha accompagnato Eliane Vernay, Claire Krähenbühl, Denise Mützenberg, Gerold Ehrsam, Bert Siegfried e Gérard Krebs, accompagnato quest’ultimo dalla traduttrice Erika Rombolotto.
Sono state lette anche composizioni tratte dal volume Poesie di Kuno Raeber (Lugano, ADV Publishing House, 2016) curato da Annarosa Zweifel Azzone.
Il pubblico, formato da una nutrita rappresentanza del Circolo svizzero di Trieste – con la vicepresidente Katrin Brunnschweiler a fare gli onori di casa – e da un gruppo di membri del Circolo svizzero del Veneto appositamente venuti da Padova, ha potuto ascoltare letture bilingui di poesie e haiku,scandite da intermezzi musicali.
Al pianoforte un ispirato Hansruedi Zeder ha accompagnato la splendida voce del mezzosoprano Cornelia Masciadri.
Le pause in musica hanno permesso di soffermarsi sui versi ascoltati, di apprezzare i salti da una lingua all’altra e di cogliere l’originalità delle singole voci poetiche.
Al termine della manifestazione il dott. Nicolò Solimano ha premiato con una targa Verena Halter, vincitrice del primo Concorso di poesia e prosa indetto dal Circolo svizzero di Trieste.
Il rinfresco offerto dal Consolato generale di Svizzera a Milano ha infine dato al pubblico l’occasione di conoscere personalmente i poeti, sfogliare i loro libri e augurarsi di poter ripetere il felice incontro tra un anno.

Sarina Reina        

Assemblea annuale del Circolo Svizzero di Trieste

Lunedi 22 Maggio 2017 presso il Caffè Storico Tommaseo si è svolta l’Assemblea Annuale del Circolo Svizzero di Trieste, seguita da un pranzo che ha riunito i Soci in un simpatico momento di convivialità. Il Presidente Giuseppe Reina ha relazionato in merito al Congresso del Collegamento degli Svizzeri in Italia svoltosi a Parma in data 13-14 Maggio ed alle attività svolte durante lo scorso anno sociale.
Particolare attenzione è stata rivolta al Premio Internazionale Pietro Nobile 2018 per le prospettive di collaborazione con la Soprintentenza delle Belle Arti del FVG, riguardanti il Premio stesso.
Nel 2017, invece, ha ricordato il Presidente, il Circolo ha lavorato e sta lavorando all’organizzazione dell’evento del primo Ottobre c.a. a Trieste, giorno della “Barcolina”. In mattinata la Banda giovanile di Pratteln (Basilea) si esibirà davanti alla cittadinanza in Piazza Unità d’Italia, mentre al pomeriggio avrà luogo la terza edizione del “Festival di poesia Svizzera a Trieste” a cura di Ulrich Suter. Suggellerà il Festival la Premiazione ufficiale del Primo Concorso di Poesia e Prosa del Circolo Svizzero di Trieste ideato da Nicolò Solimano. All’evento domenicale saranno invitati il Circolo Svizzero del Friuli ed il Circolo Svizzero del Veneto.

Nuovi eventi del Circolo Svizzero di Trieste allo storico Caffé San Marco

Con ancora nell'aria l'eco del successo del 78° Congresso del Collegamento Svizzero in Italia, nella vita del Circolo si registrano altri interessanti eventi. Due già svolti: la "Seconda edizione del Festival della poesia svizzera a Trieste" domenica 4 settembre 2016 presso lo storico Caffé San Marco e, sempre al Caffé San Marco, venerdì 16 settembre, l'incontro con lo Zonta Club di Berna su iniziativa della Prof.ssa Marina Cattaruzza ricercatrice e docente di Storia Moderna all'Università degli Studi di Berna. Mentre è in corso di organizzazione la seconda edizione del "Premio internazionale Pietro Nobile" per la fine del mese di ottobre.

78° Congresso Collegamento Svizzero
in Italia a Trieste 14-15 maggio 2016.

con l’augurio di Debora Serracchiani

Sabato 14 maggio u.s. a Trieste presso l’Hotel Savoia Excelsior Palace,presenti diverse Autorità diplomatiche e governative svizzere fra cui l’Ambasciatore di Svizzera in Italia Giancarlo Kessler, l’Ambasciatore Juerg Burri proveniente da Berna, il Console Generale di Svizzera a Milano Felix Baumann e 220 congressisti, si è svolto il 78° Congresso del Collegamento Svizzero in Italia.
La presidente del Collegamento Irene Beutler-Fauguel all’apertura dei lavori fa un commosso ricordo dell’Avv. Ugo Guidi.
Nella mattinata, come consuetudine, si sono svolte le due Assemblee annuali rispettivamente dell’Istituzione del Collegamento Svizerro in Italia, e della Gazzetta svizzera. In tutte le votazioni di entrambe le Assemblee si è avuta l’unanimità, a dimostrazione dell’eccellente direzione dei due Istituti e della sana e oculata gestione amministrativa da parte del presidente della Gazzetta svizzera Arwed Buechi e di Gian Franco Definti.

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Festival di poesia svizzera
allo storico Caffé San Marco di Trieste.

Come annunciato, domenica 30 agosto 2015, con il patrocinio del Consolato generale di Svizzera a Milano, il Festival di poesia svizzera o Seetaler Poesiesommer, ideato e diretto dal poeta Ulrich Suter, è approdato per la prima volta a Trieste al Caffé San Marco - ubicato, guarda caso, in un palazzo fatto costruire e appartenuto alla famiglia svizzera Napp - famoso Caffé letterario prediletto da Claudio Magris.

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Festival di poesia svizzera
allo storico Caffé San Marco di Trieste.

Domenica 30 agosto alle ore 10.30

Il Caffè San Marco è celebre per essere sempre stato uno dei punti di incontro letterari più importanti della città di Trieste.
Nella sua incomparabile atmosfera si svolgerà il Festival di Poesia Svizzera.

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Cerimonia al Comune di Trieste

Gino Pavan riceve la cittadinanza onoraria
dal Comune di Capriasca

Il ripristino del legame culturale italo-svizzero è ufficiale

Come preannunciato, alle ore 11 del 10 aprile 2015, con puntualità svizzera, nella storica e affollata Sala del Consiglio del Comune di Trieste, presenti le massime Autorità locali, Francesca Adelaide Garufi Commissario del Governo nella Regione FVG e Prefetto di Trieste e Maria Teresa Bassa Poropat Presidente della Provincia di Trieste, il Sindaco Roberto Cosolini ha rivolto un caloroso benvenuto alla delegazione del Comune di Capriasca nella “casa della comunità di Trieste”, come ama chiamare il Municipio il primo cittadino di Trieste.

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Atteso evento storico al Comune di Trieste:

“Cittadinanza onoraria all'architetto
Gino Pavan dal Comune di Capriasca”

Legame storico-culturale italo-svizzero in evoluzione

Il 10 aprile 2015 giungerà a Trieste una delegazione del Comune di Capriasca guidata dal suo Sindaco Andrea Pellegrinelli per conferire all’Architetto Gino Pavan la cittadinanza onoraria del Comune svizzero dove nacque il celebre architetto, a cui in suo onore il Circolo svizzero di Trieste ha intitolato il “Premio internazionale Pietro Nobile”, svolto lo scorso ottobre al museo storico del Castello di Miramare. Grazie alla sensibilità del Sindaco Roberto Cosolini la cerimonia sarà ospitata nella sede di massima rappresentanza del Comune di Trieste a significare l’alta considerazione che la città di Trieste riserva all’evento. La cerimonia infatti, oltre a celebrare e sancire il forte legame che esiste tra Pietro Nobile e Gino Pavan, ufficializza il ripristinato legame storico-culturale tra Trieste e la Svizzera in particolare col Ticino.

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Premio internazionale Pietro Nobile

Sabato 25 ottobre nella sala dei gabbiani del Castello di Miramare, con il favore di una splendida giornata di sole, si è svolta la prima edizione del “Premio internazionale Pietro Nobile”, grazie al sostegno finanziario della Fondazione del Centenario della Banca Svizzera Italiana, del Consolato generale di Svizzera a Milano, del Comune di Capriasca e della Fondazione Benefica Alberto & Kathleen Casali.
Dopo il saluto del Soprintendente Luca Caburlotto, che ha concesso la prestigiosa sede, del Vicesindaco Fabiana Martini, del Console Generale aggiunto Marino Cuenat, del Sindaco di Capriasca Andrea Pellegrinelli, dell’Architetto Gino Pavan e del sottoscritto si è proceduto alla cerimonia di premiazione presente un folto pubblico.

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Il melo di Capriasca che guarda il golfo di Trieste

Ė la metafora del ripristino del legame storico tra Trieste e il Ticino. Antico e forte il legame della Svizzera e Trieste in particolare con il Ticino, iniziato con l’editto di porto franco di Carlo VI nel 1719, col tempo e dopo le tragiche vicende belliche delle guerre mondiali, questo legame, assieme alla memoria storica della Comunità svizzera a Trieste, si era attenuato fino a scomparire del tutto. Con la cerimonia ufficiale dello scoprimento della targa celebrata sabato 5 ottobre al Civico Orto Botanico all’arrivo a Trieste di una nutrita comitiva ticinese guidata da Andrea Pellegrinelli, sindaco del Comune di Capriasca, e Bernardino Croci Maspoli, direttore del Museo del Malcantone, si è sancito il ripristino dello storico legame.

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Il Circolo svizzero di Trieste ospite in Ticino

Si è conclusa lunedì 24 settembre 2012, con un incontro all’Accademia di architettura di Mendrisio, la visita in Ticino di una qualificata delegazione del Circolo svizzero di Trieste, guidata dal presidente dott. Giuseppe Reina e della Società di Minerva, rappresentata dal presidente prof. Gino Pavan.

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